La medicina rigenerativa al servizio del diabete e delle malattie da esso causate

Al policlinico REGENIUS abbiamo curato una paziente con problemi di piede diabetico. Dopo una visita dettagliata, abbiamo concordato le varie fasi della terapia.

Il primo passo è stato liberare la parte lesa dalla pressione, raccomandando l’uso delle stampelle. I movimenti erano limitati e ridotti.

La lesione è stata pulita chirurgicamente ed alla paziente sono stati prescritti antibiotici ad uso orale che agiscono su stafilococchi e streptococchi.

Purtroppo, prima di impiegare le cellule staminali, non abbiamo avuto miglioramenti, nonostante la lesione fosse trattata continuamente.

In casi come questo, quando sono compromesse la microcircolazione e la macrocircolazione, si verificano lesioni croniche che tendono a cicatrizzare difficilmente o non cicatrizzano proprio.
Detto in termini clinici, le ulcere diabetiche, come tutte le lesioni croniche, hanno perso la capacità di sincronizzare la fase di cicatrizzazione durante la rimarginazione della pelle lesa.

A causa del diabete, la paziente aveva problemi di circolazione, infezioni, calli, pressione alta.

Era chiaro che senza prima riportare il livello di zucchero nel sangue alla norma, la lesione non avrebbe cicatrizzato. Dovevamo curare il problema principale, il diabete, e contemporaneamente trattare la lesione esterna.

Il nostro obiettivo era migliorare la micro e la macro circolazione per accelerare la cicatrizzazione, regolare il valore di zuccheri nel sangue, curare le infezioni e ripristinare un corretto flusso sanguigno.
La paziente ha inoltre assunto una terapia omeopatica per migliorare le condizioni generali dell’organismo e prepararlo all’intervento di prelievo di cellule staminali dal midollo osseo.

Dopo tre mesi di terapia sistematica, la paziente è stata sottoposta all’intervento di prelievo di cellule staminali dal midollo osseo in anestesia generale.
Abbiamo ottenuto un cocktail cellulare che in parte è stato reiniettato nel sistema circolatorio ed in parte nel piede leso.
I miglioramenti erano visibili a vista d’occhio. Quotidianamente si vedevano progressi fino ad arrivare alla completa cicatrizzazione ed alla riduzione del livello di zuccheri nel sangue in due mesi.